Tamara Morelli scrive da molti anni ottenendo premi lusinghieri in concorsi letterari nazionali e internazionali. Laureata in filosofia, ha insegnato per numerosi anni alla scuola primaria e in seguito lettere alla scuola media di Vinci. Dai primi racconti fantastici, che sollecitavano curiosità e sensibilità nei ragazzi verso la scrittura, ha maturato pian piano uno stile più raffinato e personale che l’ha indirizzata a cimentarsi nella narrativa, ora a carattere fiabesco ora a carattere intimistico-psicologico. Dopo l’esordio con “Come farfalle tra terra e cielo”per La Versiliana Editrice (2004), ha pubblicato con l’Ibiskos-Ulivieri tutte le altre opere. “Matteo e l’aquilone” (2008), racconti, ha conseguito il Premio Garcia Lorca a Torino. Per la poesia ha pubblicato “A metà strada” (2006) e “Cuscino di madreperle” (2013), finalista al Premio Firenze Capitale d’Europa. Un’altra fatica letteraria è la raccolta di fiabe “Prunalba e il mistero del castello dorato” (2017), presentata con successo in varie occasioni. Per Prunalba ha ricevuto una menzione d’onore in Palazzo Vecchio e il premio speciale ai concorsi “Il Porticciolo”di Pontremoli e “Massa città fiabesca di mare e di marmo” 2018. Nel giugno 2014 ha meritato il terzo premio con il racconto “Ritorno” al Concorso Domenico Rea, Città di Empoli. Nel 2015 viene premiata a Fucecchio dalla LAPS per essersi classificata nelle sezioni poesia e racconto a tema Dillo con un fiore. La XVII edizione del Domenico Rea la vedrà vincitrice della sezione narrativa con il racconto “Senza Senso”. Nel giugno 2018 riceve il premio alla Cultura con il racconto “Una mattina di marzo” alla XVIII edizione del Domenico Rea, svoltosi nella Villa Medicea di Cerreto Guidi. I suoi racconti e poesie sono apparsi in numerose Antologie. Da tempo è impegnata nella ricerca sulla cultura e storia locale; scrive sul giornale on-line “Il Vinciarese” che si occupa di tradizioni e antichi mestieri; ha curato altresì le testimonianze per il libro “Luigi Pasqualetti, martire antifascista” dell’Apparita di Vinci. Nel giugno 2019 ha pubblicato il Saggio “Una mimosa per dire…donna”, che ha ricevuto il Premio Autori per l’Europa, il Premio Pontremoli e il secondo Premio “Giglio Blu” di Firenze 2020. Ha presentato il saggio nell’ambito del ciclo di eventi “Leggere Fuori” promosso dal Comune di Cerreto Guidi ( FI), alla Casa del Popolo di Spicchio (Vinci) con la Consulta delle donne del Comune, agli alunni del liceo scientifico il “Pontormo” di Empoli e alla Fiera del libro di Livorno e alla Fiera di Pisa tra maggio e ottobre 2022 e in tante altre occasioni con successo.
Il mondo delle fiabe è un po’ speciale, tutto avviene per caso quando il sole è tramontato e il calore si è stemperato. Non c’è bisogno di elmo e visiera per combattere contro il sole cocente, basta una “conta” per giocare alla guerra. Guerra al bullo di periferia che ogni giorno litga con la zia, allo smog che inquina polmoni e uccide i piccioni. Guerra alla cattiveria, alla gelosia che ostenta arroganza, guerra all’ignoranza e alla vanità. Il mondo delle fiabe ama la fantasia, le filastrocche e le fate. È il mondo dove vincono i buoni, si pronunciano rime e ritornelli, si fanno magie e tutto svanisce. Anche la pelle più nera diventa azzurra come la primavera.
La realtà si può confondere se non si conosce...